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Come un aquilone

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Scivolavo su questo mondo
come un fantasma dimenticato
respirando la notte,
dove il corpo sopportava le ferite del buio,
antico tessitore d'inganni.


Poi arrivasti tu

ad illuminare un giorno triste
e mi arresi alla luce.

Ero come un aquilone affamato di cielo
e davanti ai miei occhi

si dispiegava l'arazzo dell'eternità.

 Salvatore Pizzo - 08/02/2024 02:25:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

È l’amore a farci aquiloni, oppure gli aquiloni a farsi carico dell’amore, elevandolo lì dove regna l’ebrezza e la vertigine non esiste? Leggendo i tuoi versi mi vien da dire che è l’amore un aquilone che ci viene incontro.
Grazie per il volo poetico emozionante, con l’augurio per una notte di sogni svolazzanti sereni.

 Annalisa Scialpi - 04/02/2024 18:11:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Bello l’aquilone.

Anche se vola, il filo resta tra le dita.

Buona domenica carissimo e grazie...

 Rosetta Sacchi - 04/02/2024 13:09:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Molto bella questa poesia che parla del cambiamento ad opera dell’Amore. Lo percepiamo come miracolo perché non ce l’aspettiamo, un miracolo che è salvezza in quel momento, in quanto ci porta a vedere la luce oltre il buio consueto dei nostri giorni. Ed è così che un aquilone affamato di cielo può respirare la sua libertà. Una delle tue poesie più belle, questa, per me. Buona domenica, Vincenzo.

 Franca Colozzo - 04/02/2024 01:06:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Ognuno di noi ha bisogno di un aquilone per poter volare in alto, ritornando così ad abbracciare l’eternità che su questa Terra sembra schiacciata dalla forza di gravità.
La grazia della luce è nel sogno consolatorio di chi si avvicina al sole senza lasciare che le proprie ali prendano fuoco come avvenne per Icaro.
Buonanotte e buona domenica, Vincenzo.
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